Era un’abitudine che avevo iniziato con la rubrica FMcafè sul sito di FotonicaMente, quella di provare a scrivere qualche linea di commento subito dopo la lettura di un libro e che mi piacerebbe riprendere.Per il mio compleanno una mia amica mi ha regalato questo libro di Massimo Gramellini: ‘Fai bei sogni’. Mi ha detto: ‘Una mia amica l’ha letto ed ha detto che è molto bello, parla di rinascita’… Siccome non mi piace documentarmi in anticipo su un libro che ho intenzione di leggere, ma, come mi piace dire, mi lascio scegliere dai libri, ho cominciato la lettura senza sapere di cosa parlasse.Dovevo prepararmi invece! I primi capitoli sono stati ‘una mazzata’. Non conoscevo Massimo Gramellini come giornalista, nè come scrittore. È stata la prima cosa che ho letto scritta da lui: un libro autobiografico. Ogni frase di questo libro è un’amara verità e racconta di come spesso ci rifiutiamo di vedere la verità, perchè preferiamo inventare una ‘non realtà’ in cui è più facile sopravvivere e, così facendo, ci impediamo di vivere! È vero: il libro parla di una rinascita. Una rinascita che può avvenire solo nel momento in cui ci permettiamo di attraversare il dolore e di uscirne finalmente vivi.Mi piace scrivere questa frase del libro: “Se un sogno è il tuo sogno, quello per cui sei venuto al mondo, puoi passare la vita a nasconderlo dietro una nuvola di scetticismo, ma non riuscirai mai a liberartene. Continuerà a mandarti dei segnali disperati, come la noia e l’assenza di entusiasmo, confidando nella tua ribellione.” Fai bei Sogni, Massimo Gramellini
EC